Il karate sportivo è la forma sportiva del karate stile Shotokan, Shito-Ryu e dello stile Wado-Ryu, privato in gran parte della sua componente marziale e finalizzato alla competizione agonistica. Dai Giochi della XXXII Olimpiade di Tokyo 2020 diventerà una disciplina olimpica. Il karate si diffuse poi in Occidente, e anche in Europa e in Italia, a partire dagli anni sessanta. In Italia si insediarono dapprima due famosi Maestri JKA, Masaru Miura e Hiroshi Shirai.
Giunta in Occidente, l'arte marziale iniziò nel corso degli anni a mutare, subendo così una sorta di "sportivizzazione", fenomeno tipico della società occidentale. Passò così in secondo piano l'approccio difensivo a favore dell'espressione agonistica. Oggi il karate sportivo si distingue sempre più dal karate tradizionale, che è invece molto più realistico ed efficace in ambito difensivo. Il karate sportivo è molto meno efficace dal punto di vista applicativo in situazioni reali, questo a causa del tipo di allenamento effettuato esclusivamente sull'uso di calci e pugni, che tralascia la maggior parte delle tecniche più pericolose in funzione di specifici regolamenti internazionali e di una specializzazione sempre più spinta degli atleti nella pratica agonistica.
Vengono quindi tralasciati sempre più gli aspetti culturali e i valori caratteristici del karate delle origini e anche della stessa impostazione JKA, per focalizzare la preparazione invece sulla prestazione delle gare di kata e kumite. Nel karate sportivo i kata sono una disciplina di gara, con competizioni individuali ed a squadre di tre (kata team) nei quali si esercitano combinazioni di parate, colpi e prese. I kata, chiamati anche forme, sono la codificazione di tecniche e di combinazioni fatte da un karateka senza un avversario reale. Il bunkai è l'interpretazione delle tecniche eseguite nei kata nella loro potenziale applicazione reale contro uno o più avversari. Attualmente in alcune competizioni si eseguono anche i bunkai dei kata eseguiti in gara. Nella competizione a squadre è valutata anche la sincronia degli atleti.